L’emergenza Coronavirus ha fermato le attività produttive, gli eventi sportivi e tutto quanto possa favorire il diffondersi del virus, incluso il motorsport, dalla F1 al Karting. In queste settimane sono state spostate a data da destinarsi tutti i Campionati FIA Karting e Nazionali e sono state chiuse molte fabbriche del settore. Tutto è fermo e non si può ancora prevedere per quanto tempo. In questo scenario, che tutto il mondo affronta per la prima volta, abbiamo incontrato il patron di CRG Giancarlo Tinini per sentire un’autorevole opinione su quali potranno essere le ripercussioni e gli scenari futuri di questa epidemia per il karting. Nell’occasione si sono affrontati anche i temi più generali riguardanti il karting, i consuntivi e obiettivi di CRG con l’inizio del nuovo decennio e si è guardato alle sfide sportive e commerciali del futuro. La prima domanda è ovviamente riservata all’attualità e alle conseguenze del Coronavirus per il comparto del karting:
“Il comparto kart, come tanti altri, ne uscirà sicuramente male. Non possiamo al momento prevedere i tempi necessari perché questa emergenza rientri e servirà molto tempo in seguito per riprendere la fiducia nei lavori per i quali si opera in squadra. È molto difficile stimare i danni economici, ma certamente quando un comparto si ferma completamente si può immaginare come possa essere drammatico l’impatto finanziario. Allo stesso tempo, non dobbiamo sottovalutare le ripercussioni che avremo anche dal punto di vista psicologico. Sicuramente dovremo portare dei correttivi ai nostri programmi futuri di entità proporzionale alla durata di questa emergenza e le Federazioni dovranno fare le scelte opportune per sostenere la ripartenza del settore.”
Quali suggerimenti daresti alla Federazione Internazionale per facilitare la ripresa dell’attività agonistica dopo l’emergenza?
“Penso che serva molta cautela per rimarginare il danno psicologico, fisico ed economico che abbiamo subito e la FIA sicuramente lo terrà presente. Auspico un calendario più soft che ci dia la possibilta di tornare ad organizzarci al meglio per il futuro. Dobbiamo pensare agli effetti che il Coronavirus ha generato su ogni operatore di settore e consentire a tutti di ripartire, anche ai team più piccoli. Potrebbe essere utile per la FIA organizzare un tavolo di confronto con alcuni degli operatori del nostro settore (costruttori, team, organizzatori, promoter) e mediare le esigenze di tutti con soluzioni condivise.”
Alcuni sociologi si aspettano, dopo la lunga quarantena e le restrizioni in tutto il mondo, una forte richiesta di svago e divertimento, come in parte sta già accadendo in Cina. Ritieni che il go-kart nella sua espressione di base, come il rental o con i campionati promozionali, possa vivere una sorta di rinascita e rigenerazione più forte che nel recente passato?
“Senza dubbio il kart è un mezzo di svago coinvolgente con l’offerta Rental, che possiede un’ottima copertura geografica con le piste indoor e outdoor presenti in tutto il mondo e si rivolge a un’ampia utenza, dai bambini agli adulti. Anche gli appassionati del kart da competizione non vedono l’ora di tornare a praticare lo sport che amano, ma attenzione ai costi, perché al rientro il fattore economico non sarà da sottovalutare e dovremo favorire soluzioni che facilitino ancora di più l’incontro tra offerta e domanda.”
Uscendo dal tema Coronavirus, parlando più in generale dei problemi del karting, più volte Lewis Hamilton ha accusato i costi eccessivi delle corse e le difficoltà che trovano i piloti di talento nel loro percorso di formazione contro chi ha più denaro da spendere. Qual è il tuo pensiero a riguardo?
“Lewis, come molti altri piloti divenuti professionisti, ha dovuto sopportare una gavetta non facile proprio dovuta al fattore economico. Attualmente se non partecipi a specifici campionati vieni poco considerato e questo non aiuta la crescita e la formazione dei piloti che, secondo me, dovrebbe essere più concentrata in campionati di base nazionali e regionali. Un altro aspetto è la mancanza di una vera categoria entry level, dove potenziali talenti possano avere l’occasione di farsi notare. Il tema dei costi l’abbiamo più volte portato all’attenzione della FIA e delle singole Federazioni, ma a oggi neanche la Mini Kart si può considerare una categoria di base. Di soluzioni ne abbiamo proposte tante, ma serve l’autorevolezza di una Federazione capace di guardare oltre gli interessi dei singoli, bensì a quelli più generali del Kart come disciplina sportiva.”
Che bilancio può fare del decennio che si è appena concluso per CRG?
“Dal punto di vista sportivo è stato un decennio molto positivo, con ben 9 titoli vinti tra Campionati del Mondo e World Cup FIA, ai quali dobbiamo aggiungere 9 Campionati Europei FIA e i 7 titoli vinti con il brand Zanardi: 5 Campionati del Mondo e 2 Campionati Europei. In questi anni abbiamo vinto molto anche a livello nazionale, in tutto il mondo. Non posso quindi che tracciare un bilancio positivo, nonostante siano mancati alcuni acuti nelle ultime due stagioni in campo internazionale. Anche dal punto di vista commerciale la nostra azienda ha sempre recitato un ruolo di primo piano nel mercato, sia nel segmento Racing, sia sul fronte del Rental Kart, del Kart Elettrico e del kart promozionale. Abbiamo sempre messo l’innovazione, la ricerca e soprattutto la qualità al centro dei nostri progetti e dei nostri prodotti e questa prerogativa ci viene riconosciuta dai nostri clienti.”
Parlando di corse, quanto mancherà Paolo De Conto a CRG?
“De Conto mancherà al karting e non solo alla CRG, ma ha fatto una scelta di vita che ovviamente rispettiamo. Il suo ritiro, così come quello di altri piloti della sua generazione, sono ulteriori segnali dell’orientamento del karting internazionale verso il settore giovanile e in qualche modo anche le nostre scelte di medio termine per il reparto corse vanno in quella direzione.”
Quali aspettative ha per il futuro?
“Per quanto riguarda il karting internazionale, da molti anni cerchiamo di far capire alla FIA e ai promoter dei vari campionati che va affrontato concretamente il tema dei costi. Ma niente si è fatto in questa direzione e questo è grave. Un altro punto sul quale si deve intervenire è la riduzione delle gare internazionali. Un primo passo potrebbe essere quello di imporre almeno 2 mesi di winter break e un massimo di 2 gare internazionali a calendario ogni mese, mentre al momento corriamo in modo continuato da dicembre e gennaio. Questa abbondanza di gare internazionali toglie spazio anche ai Campionati e Serie Nazionali, la cui sopravvivenza è invece molto importante. Vanno ridotte le gare, ma anche i giorni di trasferta, i costi di iscrizione, gomme e benzina. Inoltre, per ridare al karting il suo fascino e spettacolarità, sono sempre stato favorevole anche all’utilizzo di gomme più performanti e regole sportive più permissive, che possano consentire ai piloti più talentuosi di mettersi in evidenza. Per quanto riguarda il futuro di CRG come azienda, invece, la nostra sfida sarà quella di essere sempre più organizzati in ogni divisione aziendale. E per raggiungere questo obiettivo stiamo affrontando un percorso preciso di riorganizzazione di tutti i reparti di produzione, degli uffici commerciali, il customer service e la squadra corse.”
Per quanto riguarda le novità 2020 sui prodotti Racing cosa ci può dire?
“Riguardo i telai le novità più sostanziali provengono dall’omologazione dei telai Mini a livello internazionale. Noi abbiamo presentato 2 differenti modelli: la versione Hero, che riprende i concetti progettuali del modello precedente e il nuovo Black Mirror, caratterizzato da un disegno della scocca più tradizionale. Entrambi i telai hanno anche un impianto frenante completamente nuovo. Abbiamo lavorato molto anche per affinare la nostra offerta nel segmento direct drive, dove abbiamo apportato alcune evoluzioni al nostro modello di riferimento KT2, così come alcuni aggiornamenti hanno riguardato anche i telai KZ. Anche sul fronte degli accessori abbiamo presentato molte novità, come per esempio, i nuovi cerchi in magnesio.”
CRG è anche una delle aziende più attive nel settore del Rental Kart.
“Da molti anni abbiamo investito in questo settore nel quale siamo presenti con una gamma di prodotti completa di elevata qualità. Abbiamo sempre approcciato questo mercato cercando il punto di incontro tra le esigenze dei proprietari delle piste, che desiderano un kart affidabile, resistente ai contatti nelle sue parti più sensibili e facile da gestire, con le aspettative dei clienti delle piste Rental, il cui desiderio è guidare un kart divertente e performante. E con la nostra gamma Rental abbiamo feedback molto positivi su entrambi i fronti. La nostra offerta prevede anche uno dei migliori kart elettrici presenti sul mercato con il modello E-drenaline e da quest’anno, per questo modello, abbiamo iniziato la commercializzazione anche della versione Mini. Negli ultimi mesi abbiamo migliorato molto anche il nostro staff commerciale e di customer service dedicato alla linea Rental, così da essere in grado di offrire una consulenza completa ai nostri clienti, sia in fase di acquisto, sia nel post vendita. Non dimentichiamo, infine, i nostri programmi agonistici legati al Rental Kart, che assolvono una funzione di marketing per promuovere la conoscenza dei nostri prodotti e per coinvolgere in eventi di fidelizzazione i clienti finali selezionati dalle nostre piste partner.”
Che messaggio si sente di trasmettere agli appassionati di karting in questo momento così difficile?
“Dobbiamo mettere la sicurezza al primo posto in questo momento e rispettare tutte le disposizioni delle autorità. Sono certo che torneremo alla nostra vita abituale e forse lo faremo con valori migliori e la capacità di dare la giusta importanza alle cose.”