Nelle settimane scorse CRG ha sviluppato una ricerca di mercato utilizzando tutte le proprie piattaforme social ed alcuni canali di condivisione con la rete di dealer. L’obiettivo dell’intervista era di definire le caratteristiche che dovrebbe avere un Kart Racing, quindi realizzato per le corse Nazionali e Internazionali, secondo gli appassionati.

Alcune indicazioni erano prevedibili, altre sono state abbastanza sorprendenti. Premesso che, ogni utente poteva indicare al massimo 2 o 3 caratteristiche del kart mixate tra loro, è emerso con una percentuale marcata (il 24,8%) che la facilità nel trovare il setup ideale è la caratteristica più importante per i nostri utenti. Se a questo dato, sommiamo anche il fatto che il 14,3% degli intervistati ha dichiarato che il feeling alla guida è una delle caratteristiche più apprezzate di un go-kart da gara, si arriva a circa il 40% degli intervistati, che ritengono fondamentali le sensazioni di guida e il rendimento in pista del proprio telaio. Sul podio tra le caratteristiche più apprezzate, il fatto che il telaio in questione sia vincente e da questo punto di vista la vetrina più in evidenza sono le gare WSK e FIA Internazionali, ma anche i Campionati Nazionali e i maggiori Trofei Monomarca. Il prezzo, sia di acquisto che dei ricambi, è una priorità per poco più dell’8% degli intervistati, a conferma che le corse richiedono qualità e i costi sono un fattore che, in ambito agonistico, si danno quasi per scontati. Da questo punto di vista va detto anche che, i costi per gli equipaggiamenti tecnici, non sono la parte più rilevante del budget per chi pratica il karting come sport e che tale problema va in primis combattuto sui costi accessori delle gare e non tanto sulla parte tecnica delle stesse. Infine, interessante sottolineare come il design sia importante per il 7,5% del nostro pubblico (ma tra i giovani questa percentuale sale in modo esponenziale) e come il team o il dealer di riferimento ricopra (ancora) un ruolo importante per il proprio know-how tecnico per quasi il 10% degli intervistati, nonostante la crescita delle piattaforme e-commerce generi sempre più autonomia da parte dei clienti finali.