Questa è una delle domande e curiosità più frequenti per migliaia di appassionati di motori, giovanissimi e meno giovani, che vedono nel go-kart il modo più semplice per diventare parte attiva del mondo del motorsport, il mezzo per vivere attivamente la propria passione. Ovviamente è necessario fare alcune premesse e distinzioni, ma il Karting è una disciplina relativamente facile da praticare a tutte le età e a prescindere dagli obiettivi.

Prima di dare alcune indicazioni e consigli concreti, quindi, vediamo le premesse principali:

Età anagrafica.
Segna un parametro fondamentale per orientarsi nell’offerta molto ampia di prodotti e categorie. Il karting lo si può praticare a partire dai 6-7 anni con le classi Entry Level e a livello agonistico dagli 8 anni. Il settore giovanile, per convenzione, è compreso tra gli 8 e i 15 anni, dopo di ché si parla di categorie Senior, che vedono praticanti realmente di tutte le età. Va da sé che è molto differente l’approccio che si deve avere per fare iniziare un bambino, rispetto a quello che deve avere un adulto. Nel primo caso è quasi sempre prioritario l’aspetto formativo e propedeutico per intraprendere un percorso agonistico, mentre gli adulti hanno obiettivi più orientati al divertimento. Negli anni ’80 si poteva iniziare a correre in go-kart a livello agonistico anche a 14 anni, ma oggi a questa età, si potrebbe pagare un ritardo formativo rispetto ad altri ragazzi di ben 6 anni. Ovviamente le eccezioni ci sono, ma buona regola è iniziare prima dei 10 anni se si desidera intraprendere un percorso agonistico. Per divertirsi o correre in categorie composte da “gentlemen driver”, invece, non è mai troppo tardi. Va considerato che le classi giovanili hanno un tasso di agonismo e tecnico elevato e i programmi di gara un respiro internazionale, quindi bisogna ipotizzare anche trasferte all’estero e in questo senso uno dei paesi dove tanti campioni sono migrati per imparare tutto sul go-kart è l’Italia.

Obiettivi.
Quasi sempre collegate all’età anagrafica, ci sono le aspettative: voglio diventare un professionista oppure desidero solo divertirmi in pista? Nel primo caso, come detto, quasi obbligatorio iniziare da giovanissimi, soprattutto se si ha l’ambizione di intraprendere un percorso anche nell’automobilismo a cui si più accedere dai 15 anni. Il mercato degli amatori, invece, è il più ampio e anche quello che offre maggiori opzioni di scelta. Ma è importante capire quanto tempo posso e desidero dedicare al karting, se posso occuparmi della logistica (trasporto, rimessaggio, manutenzione e revisione del go-kart) e quanto denaro posso destinare a questa passione. Stabiliti questi parametri, troverò sicuramente la soluzione giusta per me.

 

Bambini: i passi da seguire

1. La formazione
È difficile trovare scuole kart autorevoli e strutturate, così quasi sempre la figura di riferimento per i bambini che iniziano è un coach, un ex pilota o un meccanico con esperienza di pista. Le scuole kart possono essere un primo step per valutare le attitudini del bambino, ma la seconda fase sarà quasi immediata e richiederà molti allenamenti e una persona o uno struttura dedicata. Spesso anche il padre del bambino ha le competenze necessarie per fare con il figlio la prima parte del percorso, anche se più sale il livello e più sarà utile rivolgersi a operatori professionali.

2. Scegliere la categoria
Nel settore giovanile, le possibilità per iniziare sono varie. Il primo consiglio che possiamo darti è di studiare. Accedi al sito della Federazione e vedi come fare la licenza da pilota di tuo figlio (1° step) e poi valuta le varie categorie autorizzate dalla Federazione, cercando di vedere quali hanno più successo e le recensioni migliori. Prima degli 8 anni i bambini possono prendere parte principalmente ad eventi Entry Level, ma a partire dagli 8 anni si può accedere all’agonismo e devi sapere che, in alcuni paesi, puoi trovare anche 3 categorie diverse nel mercato. Per fare un minimo di ordine, la 1ª categoria agonistica ufficiale si chiama 60 Mini e si affronta da 8 anni. In questa categoria i telai sono liberi e lo stesso vale per i motori, quindi significa livello più alto della competizione. Ma potrai trovare anche campionati monomarca di motore con telai liberi, come per esempio, le serie Iame X30, Rok o Rotax, tutti campionati che hanno anche format di gara più economici. Ancora un livello più promozionale, ideale soprattutto per iniziare, sono i campionati 100% monomarca (di telaio, motore e gomme), come la serie Mini di Briggs Kart Championship. Una volta fatta la tua scelta, ti consigliamo anche di iniziare con l’assistenza di un team professionale del Campionato scelto: potrà aiutarti nelle prime esperienze ed eviterai errori, risparmiando spesso tempo e denaro.

3. Acquistare il 1° Kart
Prima di fare questo passo, è utile acquisire un po’ di conoscenze a riguardo e soprattutto aver scelto la categoria (vedi punto 2). Spesso un kart usato sembra un affare dal punto di vista economico, ma magari ha qualche particolare tecnico fuori omologazione e non ti servirà a nulla entro pochi mesi. Oppure è ottimo, ma non puoi usarlo in una categoria monomarca. O ancora, si tratta semplicemente di un cattivo affare e tu non hai gli strumenti tecnici per valutarlo. Andando per ordine: prima di acquistare un go-kart a tuo figlio, devi essere sicuro che lui desideri dedicarsi a questo sport e quindi dovrai aver già fatto almeno un corso base e qualche test con un team o un rivenditore autorizzato. Successivamente devi aver scelto a quale categoria aderire e, per entrambi questi passaggi, un operatore professionale (concessionario o Racing Team) ti potrà essere molto utile. Spesso un ostacolo alla pratica del karting sono anche i problemi logistici e ancora una volta un operatore di settore potrà darti tutte le soluzioni: dal trasporto, al rimessaggio e manutenzione del tuo kart. Inoltre, per la pratica agonistica non è necessario acquistare un kart, ma potrai fare un accordo con un team che te lo fornirà “pronto gara” a noleggio, così da assicurati sempre il top in termini di materiali, sviluppi e manutenzione. Per gli allenamenti, invece, un kart di proprietà potrebbe essere la soluzione migliore in termini di costi.

 

Adulti: i passi da seguire

1. Iniziare per gradi
Se non hai mai guidato in pista, non serve un kart KZ con 40 cavalli per il tuo battesimo con il go-kart: sarebbe come fare una discesa su pista nera il tuo primo giorno sugli sci, con la possibilità concreta di non divertirsi affatto. Quasi sempre iniziare con un Rental Kart è un’ottima soluzione per apprezzare le emozioni della pista e imparare tanto, facendo molti Km a basso costo. Il secondo step, potrebbe essere quello di provare un go-kart 2 tempi, sempre a noleggio. Come fare? Quasi tutti i rivenditori dei principali costruttori organizziamo test, oppure cerca la pista più vicina a casa tua e chiedi loro informazioni per provare un kart.

2. Scegliere il 1° Kart 
La scelta deve essere adeguata alle tue esigenze e aspettative. Hai tempo (e denaro) per pensare anche ad un impegno agonistico, oppure il tuo obiettivo è andare in pista a divertirti un paio di volte al mese? Riguardo al tipo di kart, ci sono due grandi famiglie: con cambio oppure monomarcia. Il nostro consiglio è di provarli entrambi e la scelta sarà naturale, ma non scontata: sono due scuole di guida molto diverse e per molti non significa che il più potente sia anche il più divertente. Dopo questo percorso, dovrai scegliere anche la categoria più adatta a te, considerando che soprattutto nel karting monomarcia sono molte le possibilità. Come scegliere? Il web ti darà molte informazioni sui numeri di piloti e sui regolamenti, poi potresti contattare qualche team di riferimento per ognuna delle categorie che ti interessano e farti un’opinione più concreta parlando con loro di costi, test e servizi. Se sei vicino alla decisione di acquisire il tuo 1° Kart, ecco alcuni consigli importanti: scegli un rivenditore di esperienza e uno dei brand principali. Eviterai brutte sorprese e avrai sempre un referente in grado di darti assistenza e suggerimenti. Il rivenditore ti saprà sostenere anche per tutte le questioni di logistica se necessario: manutenzione, revisioni, ricambi. E se non vuoi trasportarti il kart da solo, potrà anche gestirlo per tuo conto e ti sentirai un pilota professionista risparmiando tanto tempo ed energie.

3. Come e dove correre
Nel kart, come in tutti gli sport, per affrontare l’attività agonistica servono la licenza da conduttore che deve rilasciarti la tua Federazione Nazionale e un buon grado di preparazione. E con il go-kart il 70% della preparazione si fa in un solo modo e in un solo posto: in pista percorrendo tanti km. I campionati e le categorie di riferimento in ogni paese sono quelli che assegnano i titoli Nazionali. Ma ci sono anche tante possibilità per correre a livelli meno impegnativi, sia dal punto di vista economico, sia in termini di tempo e impegno fisico. A partire dal Rental Kart, dove troverai un’ampia offerta di gare sprint ed Endurance (da affrontare in squadra), per poi passare ai Trofei promozionali “low cost” come Briggs Kart Championship, un campionato che prevede gare in giornata e go-kart (CRG) tutti uguali per i partecipanti, equipaggiati con un motore 4 tempi Briggs & Stratton. Lo step successivo sono i Trofei promozionali monomarca con motori 2T (mediamente tutti sopra i 28 cavalli), dove le prestazioni salgono insieme all’impegno fisico e ai costi di gestione. In queste classi le gomme sono più performanti e l’allenamento in pista diventa prioritario per essere competitivi, al pari del valore del materiale tecnico. A questo livello di gare, ci sono categorie anche con kart dotati di cambio, con prestazioni ancora superiori. Misurarti in pista è possibile e ricordati: non esiste un campionato di alto o basso livello, esiste solo la passione e modi diversi di viverla.